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Piano d’azione per Equitàri, l’assessore regionale svela il progetto sui rifiuti: “Obiettivo ridurre costi in bolletta”


Tra pochi giorni nelle case degli umbri arriveranno i bollettini della Tari (tassa sui rifiuti) e in gran parte delle città sono stati varati gli aumenti. La Regione però sta approntando una task force che mette insieme – oltre all’ente – anche Auri, gestori, associazioni di categoria e consumatori per fare piena trasparenza e costruire un piano d’azione per ridurre i costi nella bolletta dei rifiuti. E anche dell’acqua. A spiegarlo è l’assessore regionale Thomas De Luca (deleghe a energia, ambiente, adattamento e mitigazione dei cambiamenti climatici, politiche del paesaggio e programmazione urbanistica).

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“Ogni cittadino deve poter comprendere com’è strutturato materialmente il servizio che sta pagando. Così attraverso il progetto Equitàri garantiremo la massima accessibilità all’informazione per poi agire di conseguenza. Questo è l’esempio concreto della nuova stagione di riforme che intendiamo mettere in campo e con cui cercheremo di portare sollievo a imprese e cittadini umbri mirando a una riduzione delle bollette che premia chi mantiene comportamenti virtuosi. Come? Aggredendo gli sprechi del sistema, verificando voce per voce quei costi anomali che spingono l’Umbria al vertice nazionale delle classifiche relativamente, solo a titolo di esempio, ai costi amministrativi o ai costi comuni per quanto riguarda la gestione dei rifiuti”.

Insomma un primo passo per rinsaldare il legame della Regione con famiglie e imprese, dando concretezza al principio del “chi inquina paga” fino ad arrivare alla “piena attuazione di una tariffa puntuale, chiara e trasparente, uniformante su tutto il territorio regionale”. De Luca va nel dettaglio: “Stiamo lavorando su una nuova legge sull’economia circolare che andrà a riformare l’attuale legge regionale 11/2009 superando il paradigma del passato che garantiva più risorse a chi produce più rifiuti. Con la nuova legge l’obiettivo non sarà solo aumentare la raccolta differenziata ma ridurre concretamente la quantità di indifferenziato pro-capite prodotto seguendo il modello Veneto. Il cittadino deve essere messo in condizione di agire in maniera virtuosa e riscontrare concretamente nelle proprie tasche il risparmio economico premio del suo sforzo. Per fare questo serve trasparenza e un nuovo approccio comunicativo. Ad oggi è difficile per tutti comprendere come si arriva da un Piano economico finanziario al calcolo della bolletta finale. Ad oggi assistiamo ad evidenti disparità, sulle quali stiamo già lavorando”.

Per esempio “A Poggiodomo ogni cittadino produce 809 kg annui di indifferenziato, mentre un cittadino di Calvi ne produce solo 51. Prendendo in considerazione le città più grandi abbiamo città come Narni, in cui ogni cittadino produce 95 kg di indifferenziato pro-capite altre come Foligno dove ne vengono prodotti 235 o Nocera Umbra dove ogni cittadino produce 365 kg di indifferenziato ogni anno. Analoga operazione verità, come quella sui rifiuti, la faremo sui costi idrici, andando ad analizzare gli investimenti e il ritorno effettivo sul sistema monitorando la qualità e le perdite del sistema. In questo caso in piena collaborazione con Auri e con i gestori cercheremo di sviluppare un piano per la riduzione dei costi energetici attraverso la realizzazione di impianti di energie rinnovabili e delle vere e proprie comunità energetiche”.

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De Luca conclude sterzando su manovra e termovalorizzatore: “Abbiamo sentito in questi giorni affermazioni false e prive di fondamento sulla manovra fiscale. La verità è che senza inceneritore abbiamo fatto risparmiare 250 milioni di euro agli umbri che, diversamente, si sarebbero ritrovati a dover pagare un enorme debito a fronte di un’inefficienza di sistema per intere generazioni proprio sulle loro bollette”.



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