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«Serve una gestione più vicina ai cittadini, più trasparente ed efficiente»


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“ETRA: meno aumenti, più servizi”: parte la campagna informativa e la raccolta firme promossa da Fratelli d’Italia nel territorio padovano. Una campagna non solo mediatica ma fatta di raccolta firme e iniziative nei comuni. Una presa di posizione forte e chiara in cui il partito della Meloni si rivolge direttamente alla multiutility: “ETRA: meno aumenti, più servizi”. Si chiama proprio così l’iniziativa promossa da Fratelli d’Italia che «denuncia una gestione ritenuta inadeguata della multiutility ETRA e per chiedere un cambio di rotta, a favore di cittadini e imprese».

«Una gestione più vicina ai cittadini, più trasparente ed efficiente». A lanciare la mobilitazione sono il Consigliere Regionale del Veneto e Presidente Provinciale di Fratelli d’Italia, Enoch Soranzo, e il Capogruppo in Provincia, Luigi Sabatino, dopo il via libera votato all’unanimità dal “Coordinamento Provinciale di FdI Padova”, che ha raccolto il crescente dissenso dei territori, di molti amministratori e delle categorie produttive.

Spiega Enoch Soranzo: «La gestione dei servizi pubblici locali deve rispondere ai principi di efficienza, economicità e prossimità. È essenziale che ogni euro speso corrisponda a un servizio reso, tangibile, visibile. Purtroppo, da tempo riceviamo segnalazioni da amministratori locali e cittadini che denunciano criticità evidenti: aumenti tariffari non sostenibili, servizi non all’altezza, scelte gestionali spesso poco comprensibili. Per questo lanciamo questa iniziativa, per riportare al centro la voce dei territori e avviare una riflessione ampia su come migliorare la governance e la qualità dei servizi». Soranzo annuncia così l’avvio della raccolta firme: «Sarà una mobilitazione civile, aperta, che punta a costruire proposte alternative e concrete. Il nostro obiettivo è stimolare un cambiamento strutturale che riporti al centro l’interesse dei cittadini e la qualità delle prestazioni rese».

Il capogruppo provinciale Luigi Sabatino punta il dito su una gestione che definisce “non comprensibile”: «Abbiamo di fronte una realtà che impone aumenti strutturali nelle bollette, mentre in molti Comuni la raccolta rifiuti è in tilt e gli investimenti sulla rete idrica accumulano ritardi gravi. È inaccettabile continuare con il gioco delle tre carte di simulazioni e tabelle di comodo propinate da ETRA, dove, anche se in futuro si evidenziasse uno stop agli aumenti per alcuni, i costi verrebbero comunque pagati da altri, in un perverso meccanismo di compensazione che colpisce sempre i cittadini», attacca Sabatino. «Le bollette pazze di questi mesi le abbiamo già viste: partiamo da questo dato inconfutabile. Quelle dei prossimi anni le valuteremo con attenzione, ma vogliamo un cambiamento dei piani finanziari per favorire la sostenibilità dei costi».

Gli esponenti di FdI denunciano quella che definiscono una “progressiva perdita di sovranità” da parte dei territori: «I sindaci, pur essendo i soci formali dell’azienda, non riescono più a incidere sulle scelte fondamentali. Le decisioni strategiche non sono ormai più in mano agli Enti locali, ma assoggettate a valutazioni di tecnici che, a differenza degli amministratori locali, non vivono il territorio e non hanno come priorità e obiettivo le necessità delle famiglie e delle imprese. Questo scollamento è uno dei motivi principali della crisi di fiducia degli utenti verso ETRA». La raccolta firme partirà nei prossimi giorni in tutti i Comuni serviti da ETRA.

 

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