BRINDISI – In data odierna (martedì 29 aprile 2025) si è tenuto un incontro tra il Gruppo Adler-Dema e le segreterie nazionali e territoriali dei sindacati, un momento di confronto nel percorso di rilancio e ristrutturazione delle aziende coinvolte. Durante il precedente confronto, le sigle avevano avanzato specifiche richieste di modifica alla bozza di accordo, richieste che l’azienda si era riservata di valutare con attenzione, per consentire così un dibattito approfondito e costruttivo.
Dopo un’ampia discussione, le parti sono riuscite a trovare un’intesa, arrivando alla sottoscrizione di un verbale di accordo che rappresenta un passo propedeutico alla successiva firma di un accordo quadro presso il ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit). Questo nuovo accordo, che si configura come un punto di partenza importante a distanza di tre anni dall’avvio del concordato, si propone di delineare con chiarezza le linee guida del nuovo piano industriale in fase di definizione, nonché la mission di ciascun sito produttivo.
“Questo accordo – ha commentato il segretario generale della Fim Cisl Taranto Brindisi, Biagio Prisciano – rappresenta un passo fondamentale per garantire un futuro più stabile alle nostre aziende e ai nostri lavoratori. È importante sottolineare l’impegno aziendale nel mettere in atto tutte le azioni necessarie per azzerare eventuali esuberi e per garantire investimenti mirati, puntualmente indicati per ogni singolo sito”.
Per la Fim Cisl, l’accordo costituisce una base solida per un percorso di crescita condiviso, che mira non solo a preservare i posti di lavoro, ma anche a valorizzare le competenze e le capacità di ciascun territorio coinvolto. Il documento dichiara esplicitamente le linee guida del nuovo piano industriale, che sarà presentato al tribunale di Napoli per l’omologa presumibilmente entro giugno 2025. Questo passaggio rappresenta un momento cruciale, poiché permetterà di avviare confronti più dettagliati su ciascun territorio e unità produttiva, con l’obiettivo di individuare le strategie più opportune per mitigare gli impatti delle ristrutturazioni e garantire una transizione il più possibile fluida per i lavoratori.
Prosegue una nota redatta dalla Fim Cisl per l’occasione: “Tuttavia, ci si rende conto che le lunghe tempistiche proprie di questa tipologia di procedure rischiano di entrare in conflitto con le esigenze di visibilità e di sicurezza occupazionale dei lavoratori. Siamo consapevoli – ha spiegato l’operatore del territorio di Brindisi, Celestino Bruni – che i tempi non siano ideali, e per questo intendiamo chiedere approfondimenti al management aziendale, affinché si individuino azioni concrete e tempestive che possano alleviare i disagi legati all’integrazione tra i due gruppi”. Bruni ha ribadito: “La priorità resta quella di tutelare gli interessi dei lavoratori e di garantire un percorso di transizione che sia il meno impattante possibile”.
Sempre per la Fim Cisl, il confronto odierno “si configura come un passo importante verso la stabilizzazione del quadro industriale, con l’auspicio che le prossime settimane portino con sé notizie più chiare e tempestive sul nuovo piano industriale e sulle strategie di sviluppo. Appena disponibile, il testo dell’accordo firmato sarà distribuito a tutte le parti coinvolte, affinché si abbia un quadro completo e condiviso delle azioni intraprese”.
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