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Export Italia-Africa: Cestari (Camera ItalAfrica), l’incremento passa dai porti del Sud


(AGENPARL) – Roma, 29 Aprile 2025

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(AGENPARL) – Tue 29 April 2025 Export Italia-Africa: Cestari (Camera ItalAfrica), l’incremento passa dai
porti del Sud
“I dati sul trasporto marittimo delle merci ed in particolare quelli che
riguardano i porti del Mediterraneo, scali privilegiati per i container,
registrano una crescita del 5,1% sul 2023. Secondo le stime diffuse da
Assoporti, i porti italiani hanno segnato una buona performance. E’
un’ulteriore sollecitazione per procedere più speditamente all’adeguamento
del sistema portuale al Sud che si conferma sempre più strategico per i
programmi di import-export e di sviluppo imprenditoriale per favorire
l’incremento degli scambi commerciali nell’area euromediterranea e tra i
Paesi Europei e quelli Africani”. Così l’ing. Alfredo Carmine Cestari,
presidente della Camera ItalAfrica per il quale “dopo i dazi decisi da
Trump riscontriamo un rinnovato interesse da parte di tutti i Paesi Europei
per i mercati dei Paesi Africani, un interesse che può “viaggiare” dai
porti del Mediterraneo. Dagli scali portuali italiani lo scorso anno –
sottolinea- sono stati movimentati 11,7 milioni di teu (che hanno segnato
+6,5%) ma a crescere in modo importante è stato il trasbordo (transhipment)
con +17,5%. Quanto alle merci in generale, gli scali nazionali hanno
movimentato 481 milioni di tonnellate (+0,7%). Tutto questo nonostante il
conflitto in Medio Oriente, cui si sono associati gli attacchi degli Houthi
alle navi in transito nel Mar Rosso, ha portato le compagnie di navigazione
a evitare il Canale di Suez, passando, invece, per il Capo di Buona
Speranza, mentre l’applicazione, da parte dell’Ue, del sistema di
tassazione Ets al trasporto marittimo, dal 1° gennaio 2024, ha innescato
una serie di preoccupazioni sulla tenuta dei porti comunitari nel
Mediterraneo, in particolare per quelli di transhipment. La logistica e in
generale le infrastrutture – dice Cestari – sono perciò strategiche per far
decollare la Zes unica ed attrarre investimenti. ItalAfrica è da tempo
impegnata a rilanciare la Zes del Sud mettendo in guardia: senza una
organica implementazione ed un efficace sviluppo dei sistemi intermodali
composti da porti-retroporti-interporti, insieme con gli aeroporti, le
piattaforme logistiche e gli altri hub, sarebbe stravolta la chiave del
funzionamento della Zes che è legata a questa azione contestuale. Per
questo riconosciamo l’impegno del Governo di destinare ai porti
meridionali circa 1,4 miliardi, ovvero il 43% destinato al Mezzogiorno dei
2,6 miliardi (da spendere entro il 2026) del Fondo complementare al Pnrr,
integrati da ulteriori fondi del ministero per circa 600 milioni di euro.
Inoltre, senza porto, interporto, aeroporto, e – aggiunge – la Basilicata
continua ad essere l’unica regione italiana senza aeroporto, senza
piattaforma logistica non sarà possibile chiedere a grandi e medi gruppi
industriali esteri ed italiani di venire qui a localizzare attività
produttive. Per tutto questo il Piano Mattei che ci vede protagonisti
impegnati in missioni dopo gli accordi già sottoscritti in particolare in
Tanzania, Zanzibar, Senegal, Mozambico, Angola, Sierra Leone, Congo –
conclude Cestari – è un ulteriore strumento di sviluppo industriale e
produttivo non solo per i Paesi Africani ma anche per le regioni del Sud”.



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